Castellammare del Golfo è un comune di circa 15mila abitanti della provincia di Trapani. Basa la sua economia sul turismo e sulla pesca. Ogni anno vi si celebra la rievocazione storica dell'attacco al porto da parte degli Inglesi, sventato poi dall'arrivo della Madonna di l'assicursu (Madonna del soccorso).
Castellammare del Golfo, secondo le opinioni ormai consolidate di storici e geografici, nasce come emporio della città di Segesta.
Il luogo, cioè, dove gli elimi, antico quanto misterioso popolo, esercitavano i loro commerci con le navi straniere.
La storia della cittadina del golfo, si identifica almeno fino all'827d.c., quando diverrà araba con quella di Se gesta, poiché questa subi' le stesse vicende.
In perenne contrasto con i greci della vicina Selinunte, con la quale ingaggiò spesso cruente battaglie, l'importante centro Elimo orbitò sempre intorno alla potenza cartaginese che fece dell'emporio segestano una delle più importanti stazioni fortificate del bacino settentrionale della Sicilia.
Tramontato nell'isola l'astro greco, la potenza cartaginese dovette, quindi misurarsi con altri ben più accaniti nemici: i romani.
Le guerre puniche, infatti, furono l'ultimo atto della vicenda cartaginesee, quindi, anche di Segesta ma non dell'antico emporio.
I vincitori, infatti, comprendendone appieno l'importanza, lo ripopolarono conservandone e potenziandone le caratteristiche militari.
Furono quindi gli arabi che connotarono il centro, ribattezzato Al Madarig, ovvero “gli scalini”, forse della montagna che sovrasta l'abitato, come una roccaforte, resa inespugnabile con la costruzione del fortilizio e come polo di grande importanza commerciale, con l'insediamento della tonnara e del caricatore.
Della successiva epoca normanna e sveva, tra il 1071 ed il 1282, poche notizie sono giunte a noi, ma è probabile che questi ultimi abbiano ulteriormente e meglio fortificato Al Madarig che, con la costruzione della fortezza sul mare, prese a chiamarsi Castello a mare, si deve tuttavia, agli aragonesi, cui la città passò dopo il vespro, la definitiva sistemazione della possente fortificazione.
Nel periodo aragonese (1221-1410), quindi, la cittadina fu terra baronale di proprietà di Federico d'Antiochia e divenne importante polo commerciale legato all'esportazione del grano.
L'ulteriore sviluppo di Castellammare del Golfo, che con alcune fortune conservò la sua qualità di porto, e infine da ascriversi dal periodo che va dal Seicento all'Ottocento, quando la città vide un crescente, notevole sviluppo.
Oggi Castellammare, pur avendo esaurito il suo ruolo storico, è un importante centro commerciale e nel suo porto si svolge un notevole traffico d'esportazione di prodotti agricoli.
Grazie, poi ad un patrimonio di valore inestimabile, costituito dalla straordinaria bellezza naturalistica delle sue coste e del suo immediato entroterra, Castellammare del Golfo si è giustamente proposta come importante polo di attrazione turistica che molto può offrire ai suoi visitatori.